L’isola di Pianosa

Pianosa, in epoca romana,  era chiamata Planasia. Luogo di deportazione, qui fu esiliato nel 6-7 d.C. Agrippa Postumo, nipote ed ex-erede di Augusto. Agrippa rimase sull'isola fino al 14, anno in cui fu giustiziato. Fra le costruzioni d'epoca antica sono visibili, fra gli altri, i ruderi di una villa romana e un sistema di catacombe scavato su due livelli. La villa romana, parzialmente conservata, è conosciuta appunto col nome di Villa di Agrippa o Bagni di Agrippa, dal nome del nipote di Augusto. Lo stile architettonico e le tecniche di costruzione suggeriscono effettivamente che la villa sia stata edificata sul finire del I secolo a.C. e abbandonata nel corso del I secolo d.C.
panoramica porto vecchio
Vista panoramica del porto antico
Nel 1858 viene istituita dal Granducato di Toscana "la colonia penale agricola della Pianosa" e furono inviati sull'isola i condannati destinati ad occuparsi dei lavori nei campi. Vi fu detenuto nel 1932 anche il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini, incarcerato per motivi politici.

In epoca moderna l'isola è nota per aver ospitato un penitenziario di massima sicurezza, dove erano detenuti soprattutto pericolosi esponenti della mafia e appartenenti a organizzazioni terroristiche. La zona di massima sicurezza, denominata "Agrippa", fu voluta dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Tra gli altri, vi vennero rinchiusi personaggi come Francis Turatello, Pasquale Barra e Renato Curcio. Dobbiamo anche ricordare il lavoro duro e difficile degli allora Agenti di Custodia, molti dei quali furono vittime di aggressioni da parte dei carcerati.


Il carcere, chiuso dopo 140 anni nell'agosto 1998, ha contribuito a conservare l'ambiente naturale marino e terrestre. Attualmente l'isola non è permanentemente abitata, se non per pochi detenuti semiliberi che lavorano alla manutenzione dell'esistente e alcuni agenti di polizia penitenziaria, circa una decina in tutto.

pianosa - palazzo della specola
Il Palazzo della Specola
pianosa arco
Porta sulle mura del porto antico
 
pianosa porto vecchio
Altra vista del porto antico

Lunghe le strade dell’isola ci sono splendidi muri a secco a sacco costruiti con blocchi di arenaria abilmente squadrati e riempiti con i sassi tolti dai campi durante il loro dissodamento.
pianosa - muro a secco a sacco
Muro a secco a sacco in arenaria squadrata
pianosa torre sopra l'antico ingresso al carcere
Torre sopra il vecchio ingresso al carcere
pianosa - sanatorio di punta marchese
Il sanatorio di punta Marchese


Forte Teglia

Il Forte Teglia è un complesso fortificato situato sull'Isola di Pianosa, nel territorio comunale di Campo nell'Elba, in provincia di Livorno. La sua ubicazione è all'interno dell'abitato di Pianosa Isola, su un modesto sperone che chiude a ovest il Porto Vecchio di Pianosa e ad est il moderno approdo. Assieme al Palazzo della Specola e alle cortine murarie merlate, costituiva una delle strutture a protezione dell'antico porto di Pianosa.


L'imponente complesso venne fatto costruire da Napoleone Bonaparte su progetto dell'ingegner Ponticelli, divenendo una struttura strategica per il controllo dell'isola che era contesa in quel periodo tra Francesi ed Inglesi.

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Forte teglia 1

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Forte Teglia 2
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Forte Teglia 3

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Forte Teglia 4

Pianosa è un posto meraviglioso dove natura e storia si incontrano. Purtroppo da quando è stato chiuso il carcere il degrado sta distruggendo un patrimonio inestimabile della nostra storia, per saperne di più vi invito tutti a visitare questo interessantissimo sito:


A presto, Braian.

Riferimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Pianosa_(Toscana)

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1 commento:

  1. sono un ex Pianosino , di aver svolto servizio x 4 anni in codesta meravigliosa Isola ( definita come l'Isola del Diavolo o della Bistecca , "seconda con chi parlavi " ).
    Oggi mi piacerebbe che l'isola sia un centro di villeggiatura per tutti i dipendenti in servizio o pensionati dell'amm.strazione , sono sicuro che riporteremo l'Isola in vita come lo lasciata .

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