Sottotitolo: “Quando la normativa va’ interpretata”
Una normativa dovrebbe essere chiara: la sua lettura non dovrebbe dare adito ad interpretazioni o fraintendimenti. Purtroppo però non è così ed un esempio che ha metto in crisi parecchi professionisti molto più esperti di me (e naturalmente anche il sottoscritto) riguarda le limitazioni di armatura nei pilastri: paragrafo 7.4.6.2.2 delle NTC in particolare nella formula 7.4.28:
I primi due punti di questo paragrafo della norma parlano delle zone critiche mentre il terzo è meno chiaro: infatti se per i pilastri progettati in classe di duttilità alta è ben chiara la distinzione delle prescrizioni per la quantità di staffe nella formula 7.4.28 per le zone critiche e le zone non critiche mentre per i pilastri in classe di duttilità bassa non si capisce se vale solo per la zona critica o per l’intero pilastro.