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L'Acciaio da cemento armato


Il decreto del 15/11/2011 pubblicato in Gazzetta n°270 del 19/11/2011 sostituisce il paragrafo 7.4.2.2 -  Acciaio, del Capitolo 7.4 - delle NTC08 introducendo l'uso dell'acciaio B450A anche per le staffe per strutture in classe di duttilità bassa.


In particolare:

Art. 1 
Il punto 7.4.2.2 delle norme tecniche delle costruzioni, approvate con decreto del Ministro delle
infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'interno e del Capo del dipartimento della protezione civile, 14  gennaio 2008, e' sostituito dal seguente: 


7.4.2.2 Acciaio 
Per le strutture si deve utilizzare acciaio B450C di cui al § 11.3.2.1. 
Si consente l'utilizzo di acciai di tipo B450A, con diametri compresi tra 5 e 10 mm, per le reti e i tralicci  nonché per le staffe per strutture in CD "B"; negli altri casi se ne consente l'uso per l'armatura trasversale  unicamente se e' rispettata almeno una delle seguenti condizioni: elementi in cui e' impedita la  plasticizzazione mediante il rispetto del criterio di gerarchia delle resistenze, elementi secondari di cui al § 7.2.3, strutture poco dissipative con fattore di struttura q ≤ 1,5.»

Le correnti galvaniche

La corrosione galvanica, o corrosione elettrolitica, è un processo umido (in presenza di acqua) che avviene quando si hanno a contatto due metalli diversi (accoppiamento galvanico). Poiché i metalli hanno una nobiltà diversa, si crea tra loro una differenza di potenziale cioè gli elettroni migrano dal metallo a potenziale minore (meno nobile), che fa da anodo e si ossida, al metallo a potenziale maggiore (quello più nobile) che fa da catodo inerte (non si ossida ne si riduce); l’ossidante è l’ossigeno presente nell’acqua.


In sintesi mettendo a contatto un metallo meno nobile e un metallo più nobile, in presenza di acqua (od umidità) sarà il metallo meno nobile ad ossidarsi, mentre il metallo più nobile rimarrà intatto, l’ossidazione risulterà localizzata nei pressi della zona di contatto tra i due metalli come nell’immagine sottostante dove si vede una piastra in acciaio al carbonio zincato posta a contatto con dadi e bulloni in acciaio inox.

Il degrado del cemento armato: la carbonatazione

Sottotitolo: “un tempo si costruiva per l’eternità, adesso ci si accontenta di 50 anni.”

Piccolissima premessa
Per lunghi decenni, da Le Corbusier in poi si è pensato che il cemento armato, lo splendido materiale frutto del genio umano, fosse praticamente eterno. Con il passare degli anni ci si è accorti del limite temporale di questo materiale e sono venuti a galla i suoi difetti. 

Solo da pochi anni nelle norme ci si preoccupa della sua durabilità.

carbonatazione
Gli effetti della carbonatazione sul vecchio ponte dell'autostrada a Ripafratta

Ricordo una frase emblematica del Professor N.Gucci: 
“Il cemento armato non è altro che una bomba ad orologeria”.

DM2008Tools - utility freeware per i materiali.

Vi segnalo questo piccolo (nemmeno 1MB) ma utilissimo programma freeware creato e messo a disposizione dall'ing. Alessandro DragoneDM2008Tools contiene le resistenze caratteristiche e di calcolo di tutti i materiali presenti nelle Norme Tecniche delle Costruzioni 2008, vale a dire:
  • Calcestruzzo;
  • Acciaio in barre da cemento armato;
  • Acciaio da carpenteria;
  • Acciaio da bulloni;
  • Muratura;
  • Muratura esistente;
  • Calcestruzzo leggero;
  • Legno.

Resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo

Sottotitolo: "Normativa vs Scienze delle Costruzioni"

Uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente una volta usciti dall'università è la differenza che c'è (a volte) tra fare una cosa giusta, cioè seguendo le regole della scienza, e fare una cosa "a norma" cioè seguendo alla lettera le normative. Prendiamo ad esempio la resistenza a compressione del calcestruzzo: se noi prendiamo due provini di calcestruzzo con la stessa area ma di sezioni diverse uno di forma quadrata e uno circolare e li sottoponiamo a compressione monoassiale troveremo che le resistenze sono diverse.
Questo perché, anche se nella teoria delle scienze delle costruzioni dovremmo avere la rottura omogenea della sezione (una sorta di esplosione del calcestruzzo), nella pratica il provino si rompe con forma doppiamente conica rovescia questa differenza è dovuta dall'effetto di confinamento che esercitano le due piastre di contatto del macchinario di prova. Quindi non riusciamo a realizzare una vera prova monoassiale bensì triassiale e quindi la resistenza a compressione del calcestruzzo è ampliata dall'effetto befenico del confinamento.
Essendo la superficie di contatto nel provino cubico maggiore, maggiore è la forza che devo esercitare per romperlo in confronto ad un provino cilindrico.
prova a compressione monoassiale