Visualizzazione post con etichetta PROGETTAZIONE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta PROGETTAZIONE. Mostra tutti i post

Videoguida all'uso di Profili

Sottotitolo: "il miglior software gratuito per la verifica di sezioni in acciaio"

Sul canale you tube di ingegneria e dintorni ho caricato una guida sull'utilizzo di Profili  un programma gratuito per il calcolo di sezioni in acciaio fornito dal Prof. Ing. Pieto Gelfi e scaricabile al seguente link.
Questo programma ha tantissime funzioni interessanti tra cui:
  • Un profilario completo di sezioni in a doppio T, ad L e a C in cui, oltre a fornire i dati geometrici fornisce a seconda della Classe di Acciaio le resistenze e la Classe del Profilo;
  • Permette la verifica ad instabilità, presso flessione e svergolamento;
  • Permette la verifica dei collegamenti bullonati e il rifollamento per le piastre,
  • Permette la verifica delle sezioni con soletta collaborante e dei connettori;
  • Permette la verifica dei giunti flangiati.


Video - Sisma Bonus e classificazione del rischio sismico degli edifici

Sottotitolo: "E' il momento di migliorare (sismicamente) l'Italia"


Dopo aver parlato di come funziona il sisma bonus, della classificazione sismica degli edifici con il metodo convenzionale e con il metodo semplificato Vi segnalo questa diretta video fatta in collaborazione con LavoriPubblici, il Comitato Professioni Tecniche e Ingegneria delle strutture.

Abbiamo affrontato tutti i temi inerenti al Sisma Bonus e alla Classificazione Sismica degli Edifici rispondendo a più domande possibili sulle sue applicazioni e criticità.






A presto, Braian Ietto

Individuazione della Classe di Rischio Sismico Delle Costruzioni con il metodo semplificato

Sottotitolo: "incentiviamo gli interventi locali"

Dopo aver visto il funzionamento del sisma bonus e come si individua la Classe di Rischio Sismico di un immobile con il metodo convenzionale in questo articolo vedremo come funziona il metodo semplificato per l'individuazione del rischio sismico.



Caratteristiche del metodo semplificato
Con il metodo semplificato è possibile calcolare la Classe di Rischio Sismico solo per strutture in murature e solo nel caso che si adottino interventi che rientrino nella categoria degli interventi di rafforzamento locale. Inoltre questo metodo permette il passaggio di una sola classe di rischio.

L'Ispezione delle strutture lignee

Sottotitolo: "come valutare lo stato di conservazione del legno"

Articolo del Dott. Forestale Massimiliano Lenzi

L’ispezione delle strutture lignee è finalizzata alla conoscenza dettagliata del loro stato di conservazione ed è la fase preliminare per il loro recupero. Attualmente le strutture lignee esistenti sono principalmente riscontrabili nelle coperture e nei solai di palazzi storici, edifici di culto, teatri, abitazioni private, edifici rurali, ecc.. Queste strutture, diffuse in Italia con un’ampia tipologia, sono spesso presenti sin dall'origine dell’edificio, talvolta con un elevato valore storico, artistico e tecnico e pertanto meritevoli di essere conservate.

       Copertura costituita da capriata, travi di colmo e falsi puntoni


Le coperture spingenti

Sottotitolo: "le coperture in legno in zona sismica sono una grande cosa purché fatte con criterio"



In questo articolo affronteremo le coperture spingenti di cui tanto si sente parlare quando si affronta il tema della vulnerabilità sismica. Questa tipologia di coperture, frequentissima negli edifici esistenti in muratura che caratterizzano il nostro territorio, è causa di molti dissesti locali anche in campo statico e diventa una vulnerabilità importante in caso di terremoto.


Partiamo con ordine, vediamo qual è la definizione di struttura spingente:

"Una struttura si dice spingente se, sottoposta a soli carichi verticali, produce una reazione orizzontale sugli appoggi."



Una copertura spingente tende a "ribaltare" le pareti su cui appoggia

Individuazione della Classe di Rischio Sismico Delle Costruzioni con il metodo convenzionale

Sottotitolo: "Come fare la classificazione sismica degli edifici!"

Abbiamo già visto il funzionamento del sisma bonus, in questo articolo invece vediamo come si individua la Classe di Rischio Sismico di un immobile con il metodo convenzionale. Le linee guida fornite dal Ministero permettono di attribuire ad ogni immobile una Classe di Rischio sismico che parte da A+ a G, mediante un unico parametro che tenga conto sia della sicurezza sia degli aspetti economici. Le Linee Guida prevedono due metodi: uno convenzionale che è sempre applicabile ed uno semplificato che si utilizza per gli interventi locali. Con il primo è possibile migliorare la Classe di Rischio Sismico di una o più categorie, con il secondo invece è possibile salire solo di una classe.
  • classe A+ (meno rischio) 
  • classe A 
  • classe B 
  • classe C 
  • classe D 
  • classe E 
  • classe F 
  • classe G (più rischio)
Vediamo di capire come funziona quindi il metodo convenzionale.


Come funziona il Sisma Bonus

Sottotitolo: "mettiamo la prevenzione sismica e la sicurezza al centro dell'attenzione"


Piccola premessa
Non mi stancherò mai di ripeterlo, l'Italia è un paese dove il terremoto ha colpito e sempre colpirà, per rendersene conto basta guardare questa mappa dove sono raccolti i principali terremoti in Italia dall'anno 1000 al 2006:

Principali terremoti dal  1000 al 2006
Il nostro costruito è la nostra memoria storica e noi abbiamo l'onore e l'onere di tutelarlo e proteggerlo e contemporaneamente salvaguardare l'incolumità delle persone, di noi stessi. E' chiaro che la nostra unica arma è quella della prevenzione. Dal 1 marzo 2017, dopo che sono state emanate le Linee Guida, è effettivamente attivo il Sismabonus, un sistema di incentivi per cercare finalmente di mettere al centro dell'attenzione la prevenzione sismica. 

Vediamo di capire come funziona.

Guida all'uso di VCASLU

Sottotitolo: "il miglior software gratuito per la verifica delle sezioni in cemento armato"

In questo post abbiamo parlato di come predimensionare a mano una sezione in cemento a mano, sul canale you tube di ingegneria e dintorni ho caricato una guida sull'utilizzo di VCASLU (Verifica cemento armato allo stato limite ultimo) un programma gratuito per il calcolo di sezioni in cemento armato sia allo stato limite ultimo che con il metodo n, fornito dal Prof. Ing. Pieto Gelfi e scaricabile al seguente link.


Apertura Vani in muratura Portante - Parte 4: Video Chiaccherata

Dopo aver parlato di come progettare una nuova apertura in parete portante in questo articolo diviso in tre parti oggi vi riporto il video di un webinar, una chiacchierata fatta in collaborazione con Lavori Pubblici, il Comitato Professioni Tecniche e Ingegneria delle Strutture.

In questa chiacchierata ho cercato di ripercorrere tutto l'iter progettuale e parlare della fondamentale cura nella cantierizzazione di questo intervento.

Ing. Braian Ietto




Apertura di vani in muratura portante - Parte 3: la costruzione della curva di capacità.

Ciao a tutti, nella prima parte dell'articolo abbiamo parlato in generale di cosa è possibile fare o meno e quali siano le prescrizioni quando si vuole realizzare una nuova apertura su muratura portante, nella seconda parte dell'articolo abbiamo visto invece come calcolare la rigidezza della parete prima e dopo l'intervento. In questa terza e conclusiva parte andremo a vedere le restanti verifiche da effettuare costruendo la curva di capacità della parete prima e dopo l'intervento.


Esempio di cerchiatura metallica

Apertura di vani in muratura portante - Parte 2: la verifica della rigidezza

Ciao a tutti, nella prima parte dell'articolo abbiamo parlato in generale di cosa è possibile fare o meno e quali siano le prescrizioni quando si vuole realizzare una nuova apertura su muratura portante.

In questa seconda parte, una volta definita l'apertura da realizzare andiamo a vedere le verifiche che dobbiamo effettuare al fine di inquadrare l'intervento come Intervento locale e come dimensionare gli eventuali interventi di ripristino della rigidezza della muratura.

Le verifiche

La normativa, al fine di inquadrare l'intervento come locale ci chiede che:

"[...] non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti."

Apertura di vani in muratura portante - Parte 1: inquadramento dell'intervento.

Ciao a tutti, in questo articolo voglio cominciare a parlarvi di uno degli interventi che più spesso ci troviamo ad affrontare: la realizzazione di nuove aperture su muratura portante in edifici in muratura. In questa prima parte, indirizzata forse di più ai non addetti ai lavori (che hanno intenzione di realizzare nuove aperture nei propri edifici) vedremo cosa è possibile fare e cosa comporta. Forse dirò cose quasi scontate ma ho visto in diverse occasioni che c'è ancora abbastanza confusione su questo argomento.

L'impianto radiante a secco

Sottotitolo: "Una soluzione a basso spessore per i pavimenti radianti"


Prefazione a cura dell'Ing. Braian Ietto
Volendo ampliare sempre di più i contributi di Ingegneria e dintorni per i progettisti inauguriamo con questo articolo a cura di Edoardo Penza una collaborazione con I-draulica.it.
Più volte mi son trovato, in ristrutturazioni con solai in legno e bassi spessori disponibili per gli impianti a valutare la possibilità o meno di poter istallare riscaldamento con impianti a pavimento radiante. In questo articolo vedremo i pannelli radiandi a secco che permettono l'istallazione di impianti a pavimenti anche in quei casi, tipici delle ristrutturazioni, dove abbiamo a disposizione spessori limitati e dobbiamo contenere al minimo i pesi aggiuntivi.
L'impianto radiante a secco
a cura di Edoardo Penza

Foglio di calcolo - Verifica profilo metallico

Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un foglio di calcolo creato da me per la verifica di profili metallici semplicemente appoggiati.


Caratteristiche e uso del foglio di calcolo:

  • Profilario con le caratteristiche dei profili comunemente utilizzabili (serie HEA, HEB, IPE e UPN) con acciaio S275. Il profilario è aggiornabile a seconda delle esigenze in maniera intuitiva. Una volta scelto il profilo desiderato il foglio di calcolo automaticamente si aggiorna con tutte le informazioni necessarie per le verifiche;
  • Possibilità di assegnare carichi distribuiti al metro quadro (una volta fissato l'interasse di competenza), carichi al metro lineare e carichi concentrati applicati in mezzeria;
  • Verifiche allo stato limite ultimo a flessione (deviata o semplice) e taglio;

Progettare con fattore di struttura unitario nel cemento armato

Sottotitolo: ”Come progettare senza gerarchia delle resistenze”

(Premetto che sono sicuro che questo articolo troverà colleghi in completo disaccordo con il mio pensiero.)

E’ possibile progettare strutture in c.a. con q=1?

Il fattore di struttura unitario viene utilizzato abbastanza frequentemente nelle strutture in acciaio per evitare di considerare la gerarchia delle resistenze. La Normativa per queste strutture è chiara nel permetterlo:

“Quando si utilizza l'analisi lineare per sistemi non dissipativi, come avviene per gli stati limite di esercizio, gli effetti delle azioni sismiche sono calcolati, quale che sia la modellazione per esse utilizzata, riferendosi allo spettro di progetto ottenuto assumendo un fattore di struttura q unitario” [NTC08-7.4.1]

La rigidezza di un maschio murario


sottotitolo: “come trovare l’altezza deformabile di un setto in muratura”

In questo articolo vediamo come calcolare la rigidezza di un maschio murario ponendo particolare attenzione sulla valutazione dell’altezza deformabile.

La rigidezza di un maschio murario
I maschi murari sono schematizzati come elementi monodimensionali vincolati alla base e collegati in testa dalla trave alta detta anche fascia di piano.

image

Le pareti estese debolmente armate


Le Norme Tecniche delle Costruzioni nel capito 7.4.3.1 parlano della tipologia strutturale a “pareti estese debolmente armate” in maniera sicuramente poco chiara. In questo articolo cercheremo di fare un piccolo riassunto della norma per capire meglio di cosa si tratta.


Premessa
Una struttura a “pareti estese debolmente armate” può essere costituita, oltre che da pareti estese debolmente armate, anche da pilastri e altre pareti duttili nella direzione orizzontale di interesse. La verifica di calcolo delle pareti estese debolmente armate vanno fatte considerando che le stesse sono pareti a tutti gli effetti ma non vanno considerate come pareti duttili.

La scelta del calcestruzzo e del copriferro di progetto


Prosegue la pubblicazione degli articoli sulla durabilità del cemento armato del Prof. Ing. Roberto Lapiello.
Dopo aver parlato delle classi di esposizione del calcestruzzo  in questo post parleremo della scelta del calcestruzzo e del copriferro di progetto secondo l’Eurocodice 2

La scelta del calcestruzzo
Per garantire un adeguata durabilità alle strutture in calcestruzzo armato, in relazione alle diverse classi di esposizione ambientale, andranno adottati calcestruzzi con corretti valori del rapporto acqua cemento negli impasti. Alla riduzione del rapporto acqua cemento corrisponde una maggiore compattezza ed impermeabilità del calcestruzzo che pertanto risulta meno sensibile agli attacchi di natura ambientale.
Il prospetto E.1N dell'Eurocodice 2 riporta le classi di resistenza indicative dei calcestruzzi da utilizzare per ogni diversa classe di esposizione ambientale in accordo con le classi ambientali EN206.

  Classi di esposizione ambientale in accordo con EN 206
  Corrosione
Corrosione indotta dalla carbonatazione Corrosione indotta da ioni cloro Corrosione indotta da ioni cloro di origine marina
  XC 1   XC 2 XC 3 XC 4 XD 1 XD 2 XD 3   XS 1   XS 2   XS 3
Classe di resistenza indicativa  C25/30 C25/30   C30/37 C30/37 C35/45  C30/37   C35/45
  Danni al calcestruzzo
Nessun RIschio Attacco da gelo e disgelo Attacco Chimico
  X 0   XF 1   XF 2   XF 3   XA 1   XA 2   XA 3
Classe di resistenza indicativa  C12/15 C30/37   C30/37  C30/37   C30/37   C35/45

Le classi ambientali - EN206

Sottotitolo: “Le classi di esposizione del cemento armato e la sua durabilità”


Ringrazio infinitamente il Prof. Ing. Roberto Lapiello che mi ha permesso di pubblicare i suoi interessantissimi articoli sulla durabilità del cemento armato.  Per facilitare la consultazione l’articolo è diviso in 2 parti:
- Le classi ambientali
- La scelta del copriferro di progetto e del calcestruzzo

In questa prima parte si analizzano le classi ambientali con la classificazione delle norme EN206.


Le classi ambientali
Nella progettazione delle strutture in calcestruzzo armato, oltre che dell'azione dei carichi sulle strutture si deve tenere in conto l'azione ambientale che influenza in modo determinante sulla durabilità dell'opera. La norma Europea EN 206, definisci le classi ambientali in relazione al tipo di rischio ed alle caratteristiche ambientali. Tale classificazione è richiamata nelle norme tecniche nazionali e nell'Eurocodice 2, dove anche in funzione della classe ambientale, vengono definite le caratteristiche dei calcestruzzi da utilizzare nelle opere, la dimensione dei copriferri, le tensioni limite dei materiali in esercizio e l'ampiezza limite delle fessure. Si riporta qui la classificazione ambientale della citata EN 206.

Eurocodici approvati gli Annessi Tecnici Nazionali

 Riporto qui il comunicato del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici:
“L’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso parere favorevole all’adozione degli Annessi Tecnici Nazionali agli Eurocodici, altrimenti detti Appendici Nazionali (voti n° 98 del 24.09.2010 e n.4 del 25.02.2011).L’avvenuta approvazione da parte del Consiglio Superiore costituisce la necessaria tappa tecnica propedeutica alla loro adozione formale. Nelle more della formale adozione del provvedimento con il necessario Decreto Interministeriale (anche ai sensi degli articoli 52, 60 ed 83 del DPR 380/2001), si ritiene utile mettere a disposizione dei professionisti interessati, a solo scopo informativo ed orientativo, gli Annessi Tecnici allegati ai suddetti pareri del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Come noto, attraverso i 59 Annessi (o Appendici) i contenuti degli Eurocodici hanno piena operatività nel settore della progettazione strutturale e geotecnica, in coerenza con il quadro delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008.”

Nel capitolo 12 le NTC2008 affermano:
“Per quanto non diversamente specificato nella presente norma, si intendono coerenti con i principi
alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti:
- Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali o, in mancanza di esse, nella forma internazionale EN;
(..)”