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Cassazione: in bassa sismicità soltanto la zona 4

Il DPR 380/01 opera una distinzione ai fini procedurali per depositare e autorizzare i progetti strutturali in zone sismiche.

Lo fa mediante il Capo IV del Testo Unico per l’edilizia DPR 380/01, in particolare con gli articoli 83, 93 e 94 relativi alla sicurezza strutturale delle costruzioni. Quanto segue riguarda soltanto le specifiche procedure di deposito pratiche strutturali agli ex ufficio del Genio Civile, esulando quindi le pratiche edilizie sotto il profilo edilizio/urbanistico e l’eventuali disposizioni regionali emanate in materia (sulle quali mi riservo ogni considerazione).
Ci sono due profili da tenere distinti, ovvero quelli:
  • a prescindere dalla zonizzazione sismica: obbligo di denuncia delle (sole) opere strutturali di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica allo sportello unico del comune, che provvede a trasmettere all’ufficio tecnico regionale competente (ex Genio Civile, ndr) in base all’art. 65 del TUE;
  • in funzione della zonizzazione sismica, tutte le costruzioni (quindi oltre a quelle delle opere strutturali al punto precedente) devono essere:
    – denunciate allo sportello unico del comune (e trasmesse all’ufficio tecnico regionale competente) qualora situate nelle zone a bassa sismicità (art. 93 TUE);
    – autorizzate dall’ufficio tecnico regionale competente qualora situate nelle località sismiche (art. 94 TUE);

Quale differenza c’è tra zona sismica e zone a bassa sismicità?

Urbanistica e dintorni

Sottotitolo: "Cosa cambia dal punto di vista pratico col decreto attuativo n. 222/2016 "

Articolo a cura dell'Ing. Carlo Pagliai

Pochi giorni fa la disciplina edilizia nazionale ha subito un paio di modifiche sostanziali attinenti alla sfera della “burocrazia urbanistica”.

La prima modifica riguarda il tanto atteso regolamento che uniforma le definizioni dei parametri urbanistici indicati nei regolamenti edilizi.
Si tratta di un provvedimento di principio, sul quale Regioni prima, e Comuni poi, potranno apportare ulteriori modifiche nelle due fasi consequenziali di recepimento.
Dovremmo avere una sola definizione di altezza in gronda da Trieste in giù. Dovremmo… sono curioso di vedere come Regioni a statuto ordinario e comuni si comporteranno sul pezzo.
La seconda riguarda la revisione dei titoli abilitativi, con cui è stato chiarito meglio chi fa cosa e perché.
In linea di massima è stato privilegiato il ruolo della Comunicazione Inizio Lavori per l'edilizia libera, diventando la procedura residuale per quanto non espressamente previsto per SCIA e Permessi di Costruire. Tra l'altro il legislatore nazionale ha circoscritto l'ambito applicativo delle scia a tre sole casistiche di intervento, a condizione che vi siano opere strutturali (versione aggiornata DPR 380/01)


Di fatto si tratta di una rivoluzionaria “liberalizzazione” dei procedimenti autorizzativi, passatemi il termine improprio. E di fatto lo è.

Lettera aperta al CNR: CNR DT 212 / 2013

Sottotitolo: "La conta degli indiani"

Pochi mesi fa il Consiglio Nazionale di Ricerca ha emanato il documento 212/2013 "Istruzioni per la Valutazione Affidabilistica della Sicurezza Sismica degli Edifici Esistenti".
Riporto qui l'invito a tutti i colleghi fatto dall'Ing. Paolo Rugarli che stimo profondamente:

"Il documento presenta numerosi aspetti fortemente criticabili e costituisce la anticipazione di nuovi, indesiderabili effetti sulle già criticabili normative e sulla allocazione delle (scarse) risorse disponibili in merito alla messa in sicurezza degli edifici esistenti.

Tra le numerose ragioni per cui il documento è da criticare, vi è la decisione di considerare la determinazione della pericolosità sismica unicamente sulla base di un approccio probabilistico che è stato ampiamente dimostrato essere illusorio e sostanzialmente errato. Infatti esso si basa su ipotesi sismologiche, geofisiche e statistiche non verificate.

Approvate le nuove Norme Tecniche Costruzioni. Cosa cambia nelle costruzioni esistenti.

Sottotitolo serio "Come dovrebbe cambiare il capitolo 8 sulle costruzioni esistenti"
Sottotitolo personale "Adesso prendiamoci per mano e andiamo incontro alla nebbia"



Molti di voi avranno sicuramente già letto questa notizia sui vari portali dell'edilizia ma per chi ancora non lo sapesse sono state approvate dal Consiglio Superiore Lavori Pubblici le nuove NTC che manderanno presto in pensione le NTC08. Per le dichiarazioni di voto e i commenti dei rappresentanti di Architetti, Geologi e Ingegneri rimando ai vari articoli che si trovano su internet:
Dichiarazione di voto Geologi

Cosa dovrebbe cambiare
Ho provato a cercare su internet le ultime bozze delle Nuove Norme Tecniche ma a noi comuni mortali non è dato sapere al momento di cosa ci aspetta. In attesa di saperne di più però ho trovato un documento interessante e relativamente recente che spiega a grandi linee quali saranno i cambiamenti più importanti cioè quelli sulle costruzioni esistenti. Al voto c'erano due bozze del capitolo 8 ed è stata scelta quella meno restrittiva.

Cambiamenti Capitolo 8 - Costruzioni Esistenti
E' intenzione dei normatori rendere meno gravosi gli interventi di adeguamento, vediamo come:

Formazione obbligatoria degli ingegneri

Sottotitolo: arrivano i punti ma non per i premi.

Piccola prefazione
Rieccomi dopo oltre un anno di inattività a scrivere su questo blog che, prometto, dal 2014 riprenderà ad essere curato dal sottoscritto (sono sempre alla ricerca di appassionati che mi aiutino per arricchirlo sempre di più).

Detto questo ho scelto di parlare di questo argomento per cercare di far chiarezza su questo nuovo obbligo che ci viene dato per svolgere la professione. Di per se, la formazione continua, è una cosa che approvo in pieno ma siccome siamo in Italia tutto questo si trasformerà in una perdita di tempo e in aggiuntive spese che vanno a sommarsi nei già tradici bilanci professionali.

Formazione obbligatoria degli ingegneri
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con la circolare n. 255/2013, ha informato che sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 13 del 15 luglio è stato pubblicato il Regolamento per l'aggiornamento della competenza professionale della categoria. Vediamo quali sono i punti fondamentali:

Nuova classificazione sismica regionale Toscana

L'aggiornamento della classificazione sismica della Toscana, a sei anni di distanza dall'entrata in vigore della precedente classificazione, è stata approvata con Del. GRT n° 878 del 8/10/2012 (pubblicata su BURT Parte Seconda n. 43 del 24.10.2012 Supplemento n. 136). 

La nuova classificazione sismica entra in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione sul BURT.

L'Acciaio da cemento armato


Il decreto del 15/11/2011 pubblicato in Gazzetta n°270 del 19/11/2011 sostituisce il paragrafo 7.4.2.2 -  Acciaio, del Capitolo 7.4 - delle NTC08 introducendo l'uso dell'acciaio B450A anche per le staffe per strutture in classe di duttilità bassa.


In particolare:

Art. 1 
Il punto 7.4.2.2 delle norme tecniche delle costruzioni, approvate con decreto del Ministro delle
infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'interno e del Capo del dipartimento della protezione civile, 14  gennaio 2008, e' sostituito dal seguente: 


7.4.2.2 Acciaio 
Per le strutture si deve utilizzare acciaio B450C di cui al § 11.3.2.1. 
Si consente l'utilizzo di acciai di tipo B450A, con diametri compresi tra 5 e 10 mm, per le reti e i tralicci  nonché per le staffe per strutture in CD "B"; negli altri casi se ne consente l'uso per l'armatura trasversale  unicamente se e' rispettata almeno una delle seguenti condizioni: elementi in cui e' impedita la  plasticizzazione mediante il rispetto del criterio di gerarchia delle resistenze, elementi secondari di cui al § 7.2.3, strutture poco dissipative con fattore di struttura q ≤ 1,5.»

Progettare con fattore di struttura unitario nel cemento armato

Sottotitolo: ”Come progettare senza gerarchia delle resistenze”

(Premetto che sono sicuro che questo articolo troverà colleghi in completo disaccordo con il mio pensiero.)

E’ possibile progettare strutture in c.a. con q=1?

Il fattore di struttura unitario viene utilizzato abbastanza frequentemente nelle strutture in acciaio per evitare di considerare la gerarchia delle resistenze. La Normativa per queste strutture è chiara nel permetterlo:

“Quando si utilizza l'analisi lineare per sistemi non dissipativi, come avviene per gli stati limite di esercizio, gli effetti delle azioni sismiche sono calcolati, quale che sia la modellazione per esse utilizzata, riferendosi allo spettro di progetto ottenuto assumendo un fattore di struttura q unitario” [NTC08-7.4.1]

Le pareti estese debolmente armate


Le Norme Tecniche delle Costruzioni nel capito 7.4.3.1 parlano della tipologia strutturale a “pareti estese debolmente armate” in maniera sicuramente poco chiara. In questo articolo cercheremo di fare un piccolo riassunto della norma per capire meglio di cosa si tratta.


Premessa
Una struttura a “pareti estese debolmente armate” può essere costituita, oltre che da pareti estese debolmente armate, anche da pilastri e altre pareti duttili nella direzione orizzontale di interesse. La verifica di calcolo delle pareti estese debolmente armate vanno fatte considerando che le stesse sono pareti a tutti gli effetti ma non vanno considerate come pareti duttili.

La scelta del calcestruzzo e del copriferro di progetto


Prosegue la pubblicazione degli articoli sulla durabilità del cemento armato del Prof. Ing. Roberto Lapiello.
Dopo aver parlato delle classi di esposizione del calcestruzzo  in questo post parleremo della scelta del calcestruzzo e del copriferro di progetto secondo l’Eurocodice 2

La scelta del calcestruzzo
Per garantire un adeguata durabilità alle strutture in calcestruzzo armato, in relazione alle diverse classi di esposizione ambientale, andranno adottati calcestruzzi con corretti valori del rapporto acqua cemento negli impasti. Alla riduzione del rapporto acqua cemento corrisponde una maggiore compattezza ed impermeabilità del calcestruzzo che pertanto risulta meno sensibile agli attacchi di natura ambientale.
Il prospetto E.1N dell'Eurocodice 2 riporta le classi di resistenza indicative dei calcestruzzi da utilizzare per ogni diversa classe di esposizione ambientale in accordo con le classi ambientali EN206.

  Classi di esposizione ambientale in accordo con EN 206
  Corrosione
Corrosione indotta dalla carbonatazione Corrosione indotta da ioni cloro Corrosione indotta da ioni cloro di origine marina
  XC 1   XC 2 XC 3 XC 4 XD 1 XD 2 XD 3   XS 1   XS 2   XS 3
Classe di resistenza indicativa  C25/30 C25/30   C30/37 C30/37 C35/45  C30/37   C35/45
  Danni al calcestruzzo
Nessun RIschio Attacco da gelo e disgelo Attacco Chimico
  X 0   XF 1   XF 2   XF 3   XA 1   XA 2   XA 3
Classe di resistenza indicativa  C12/15 C30/37   C30/37  C30/37   C30/37   C35/45

Eurocodici approvati gli Annessi Tecnici Nazionali

 Riporto qui il comunicato del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici:
“L’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso parere favorevole all’adozione degli Annessi Tecnici Nazionali agli Eurocodici, altrimenti detti Appendici Nazionali (voti n° 98 del 24.09.2010 e n.4 del 25.02.2011).L’avvenuta approvazione da parte del Consiglio Superiore costituisce la necessaria tappa tecnica propedeutica alla loro adozione formale. Nelle more della formale adozione del provvedimento con il necessario Decreto Interministeriale (anche ai sensi degli articoli 52, 60 ed 83 del DPR 380/2001), si ritiene utile mettere a disposizione dei professionisti interessati, a solo scopo informativo ed orientativo, gli Annessi Tecnici allegati ai suddetti pareri del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Come noto, attraverso i 59 Annessi (o Appendici) i contenuti degli Eurocodici hanno piena operatività nel settore della progettazione strutturale e geotecnica, in coerenza con il quadro delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008.”

Nel capitolo 12 le NTC2008 affermano:
“Per quanto non diversamente specificato nella presente norma, si intendono coerenti con i principi
alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti:
- Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali o, in mancanza di esse, nella forma internazionale EN;
(..)”

Il contributo delle armature inclinate nella verifica a taglio

Qualche tempo fa nell’articolo la verifica a taglio nel cemento armato abbiamo visto come calcolare il taglio resistente di elementi in cemento armato dotati di staffe verticali e di come trovare la relativa cotangente di teta. In questo articolo invece vedremo come calcolare il contributo delle armature trasversali aventi inclinazione compresa tra 90° e 45°.
Le armature infatti possono essere costituite sia da staffe che da barre piegate; in ogni caso il 50% delle armature trasversali devono essere costituite da staffe (punto 4.1.6.1.1 NTC08).

Elementi dotati di sole armature inclinate
Anche per le armature inclinate possiamo massimizzare il taglio resistente derivato dalla barre inclinate andando ad equilibrare VRrd e VRcd ricavando cosi la cotq che deve essere comunque compresa tra 1 e 2,5:
image

L'Ordine degli Ingegneri di Milano contro le NTC08

Dopo quasi 3 anni dall'entrata in vigore delle Norme Tecniche delle Costruzioni 2008 e la relativa Circolare esplicativa N°617 del 02/02/2009 l'Ordine degli Ingegneri di Milano prende una posizione mettendo in luce i problemi dell’attuale normativa. In questo articolo voglio semplicemente citare l’intero testo della denuncia fatta dalla Commissione Strutture dell’Ordine di Milano, condivisibile o meno è comunque molto interessante. Vorrei sentire i vostri pareri, io ho una mia opinione e sarebbe interessante avviare una discussione.

NTC 2008. Aggiornamento possibile, ma………


1 Premessa
I professionisti che fanno parte dell'Ordine degli Ingegneri di Milano intendono con questo documento porre in rilievo le numerose criticità legate alla emissione del D. M. 14 Gennaio 2008 e della relativa Circolare 2 Febbraio 2009, n° 617 C.S.LL.PP. (d'ora in avanti NTC 2008 e Circolare, rispettivamente). Per prima cosa è bene rilevare che l'Ordine di Milano considera indefettibile l'aggiornamento professionale e che ogni nuova edizione delle norme tesa a migliorare la progettazione e la verifica delle strutture è non solo benvenuta, ma sollecitata ed auspicata, posto che siano rispettati i requisiti minimi che un testo normativo deve avere. Dunque quanto sarà qui esposto non ha come obiettivo il rallentamento della diffusione di procedure di calcolo più moderne, né un abbassamento del livello delle verifiche e delle procedure di controllo: al contrario, lo scopo è quello di rendere applicabili e ben note procedure di progettazione, di calcolo e di controllo che siano efficaci ed effettivamente
applicabili. Quanto elencato nel seguito è pertanto la sintesi dell’esperienza sviluppata durante più di venti giornate di corsi di aggiornamento e approfondimento delle NTC 2008, organizzate, del corso del 2010, dalla Commissione Strutture dell’Ordine di Milano, con la partecipazione 
di più di 500 ingegneri.

Verifica a compressione muratura per carichi concentrati

Le NTC08 al punto 4.5.6.2 inseriscono tra le verifiche agli SLU da effettuare quella per carichi concentrati rimandando a normative di comprovata validità. In questo articolo vedremo come effettuare questa verifica secondo l’Eurocodice 6: progettazione delle strutture in muratura.



La verifica è soddisfatta se risulta:
con

Il sito della Regione Toscana si rinnova

Piccolissimo e rapido post solo per dirvi che la sezione sul Rischio Sismico della Regione Toscana è stato ampiamente aggiornato e rinnovato.




Armatura trasversale nei pilastri in CD ”B”

Sottotitolo: “Quando la normativa va’ interpretata”
Una normativa dovrebbe essere chiara: la sua lettura non dovrebbe dare adito ad interpretazioni o fraintendimenti. Purtroppo però non è così ed un esempio che ha metto in crisi parecchi professionisti molto più esperti di me (e naturalmente anche il sottoscritto) riguarda le limitazioni di armatura nei pilastri: paragrafo 7.4.6.2.2 delle NTC in particolare nella formula 7.4.28:
armatura trasversali pilastro




I primi due punti di questo paragrafo della norma parlano delle zone critiche mentre il terzo è meno chiaro: infatti se per i pilastri progettati in classe di duttilità alta è ben chiara la distinzione delle prescrizioni per la quantità di staffe nella formula 7.4.28 per le zone critiche e le zone non critiche mentre per i pilastri in classe di duttilità bassa non si capisce se vale solo per la zona critica o per l’intero pilastro.

La verifica a taglio nel cemento armato

Sottotitolo: "Il traliccio ad inclinazione variabile: come trovare l'angolo teta"


Studiando tecnica delle costruzioni si era abituatia a fare la verifica a taglio di elementi in cemento armato con armature resistenti a taglio mediante il traliccio di Morsch, cioè con bielle compresse inclinate di 45 (teta). Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2008, nel punto 4.1.2.1.3.2, per il comportamento allo stato limite ultimo, adottando il metodo statico della teoria della plasticità, parlano invede di traliccio ad angolazione variabile:


"La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali dotati di specifica armatura a taglio deve essere valutata sulla base di una adeguata schematizzazione a traliccio. Gli elementi resistenti dell’ideale traliccio sono: le armature trasversali, le armature longitudinali, il corrente compresso di calcestruzzo e i puntoni d’anima inclinati. L’inclinazione teta dei puntoni di calcestruzzo rispetto all’asse della trave deve rispettare i limiti seguenti: 1 ≤ ctgteta ≤ 2,5" NTC08




Quale valore di fck utilizzare, un'autorevole opinione.

Qualche tempo fa nel post resistenza caratteristica compressione del calcestruzzo ci eravamo chiesti qual'era l'fck giusto da utilizzare nella progettazione, se quello indicato nella classe del calcestruzzo ( es: fck=25 nel C25/30) o quello derivante dalla famosa relazione fck=0,83Rck. Riporto la risposta che ha dato in merito a questo argomento il professor A.Ghersi nel forum Ingforum dove, tra i vari tecnici, si riscontrano pareri discordanti.

"La norma europea EC2 e quella italiana DM2008 (sostanzialmente coincidenti) si sono giustamente orientate a divedere il calcestruzzo in "classi di resistenza", anziché invitare a scegliere un singolo valore, perché la variabilità del calcestruzzo rende poco sensato parlare - che ne so - di Rck=27.4 MPa. L'uso di classi è una voluta semplificazione per evitare inutili pignolerie.

Foglio di calcolo per il carico neve

Semplice foglio di excel creato da me per il calcolo del carico neve con le Norme Tecniche delle Costruzioni 2008. Le caselle di inserimento dati sono colorate di verde.